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Category: Vendere casa

Devi vendere casa, come vuoi farlo? Privatamente o con SPAZIOURBANO?

Devi vendere casa, come vuoi farlo? Privatamente o con SPAZIOURBANO?

E’ possibile vendere casa senza agenzia immobiliare e quindi senza pagare provvigioni? Certo che sì! Posso in autonomia mettere i miei annunci privatamente sui vari portali e trattare direttamente con i possibili acquirenti? Nessuno mi vieta di farlo! Quindi perchè rivolgersi ad un’agenzia? Il lavoro dell’agenzia è uguale a quello che possiamo fare da soli? Certo che NO!

In questo video potete scoprire le principali differenze tra chi vende casa privatamente e chi vende con SPAZIOURBANO e sono solo alcuni degli aspetti da considerare, ce ne sarebbero molti altri… 

Sei proprio sicuro che conviene vendere privatamente?

Valuta la tua casa con immobiliare.it

Da qualche tempo impazza sul web, tra i vari servizi offerti da immobiliare.it, anche quello relativo alle valutazioni immobiliari. Il servizio è stato pubblicizzato anche in tv: è possibile in pochi minuti, compilando un form, ottenere una valutazione del proprio immobile, senza che nessuno sia venuto in casa tua a visionarlo! Fantastico, no?

Come sappiamo immobiliare.it è indubbiamente il portale di settore numero uno, inutile negarlo, offre un servizio completo a noi agenzie, ma anche a privati. Grazie ai suoi innumerevoli servizi alla portata di tutti gli operatori, ha di fatto indebolito anche i franchising immobiliari, oggi tutti possono avere tutto.

Parlando con altri agenti immobiliari ho notato come questo nuovo servizio venga visto con terrore da molti, che temono che in qualche modo il loro ruolo venga sminuito o addirittura messo da parte.

Spinto allora dalla curiosità, sono andato a vedere come funziona e a fargli valutare un po’ di case…

Ecco qui come funziona. Entrando nella home di immobiliare.it, oltre a VENDITA, AFFITTO, ASTE E AGENZIE, è comparso anche VALUTA CASA.

Cliccando VALUTA CASA, la prima cosa da inserire è chiaramente l’indirizzo dell’immobile da valutare. Quindi si compila un form in cui si elencano le caratteristiche principali nella prima schermata.

Nella seconda schermata ti viene chiesto l’esposizione e la vista, ma solo scegliendo cose predefinite, quindi non sempre riesci ad inserire veramente cosa si vede dalla tua finestra.

Nella terza schermata, ti si richiedono informazioni personali: oltre ai tuoi dati, anche se sei un privato o una agenzia, per poi, in caso di privato dirottarti su 4 agenzie “esperte di zona”. In realtà sono semplicemente agenzie che hanno comprato quel servizio, non sono nè più brave, nè necessariamente in zona, qualunque agenzia paga e diventa l’”esperto di zona”. Insomma, i gradi da esperto non sono conquistati…

Una volta lasciati i tuoi dati, arriva quindi immediatamente la valutazione.

L’ho provata su diverse case, come dicevo, anche sulla mia… Risultato?

Beh, valutazioni piuttosto basse, certamente immobiliare.it non mente: a quel prezzo si vende subito!

Tutto ciò, quindi, mi fa pensare a queste due considerazioni:

  1. Questo servizio utile al privato, che teoricamente gli fa risparmiare tempo e denaro, senza avvalersi di una agenzia immobiliare, in realtà favorisce molto l’agenzia immobiliare stessa. Sicuramente un agente è in grado di vendere a un prezzo maggiore, quindi ne trarrà vantaggio su un cliente che ha già avuto una valutazione inferiore. D’altronde, per immobiliare.it, il vero cliente siamo noi agenzie, il privato è solo un mezzo per attrarci.
  2. Esistono dei parametri medi di zona, ma ogni casa ha delle caratteristiche uniche che solo analizzandola dal vivo si riesce a cogliere. Credo molto nei servizi online, infatti la nostra agenzia punta molto su questo, propone diversi servizi acquistabili dal web, ma credo fermamente che la valutazione debba essere fatta da un agente esperto, che conosce perfettamente la zona dove opera. Se non altro dal vivo si può far capire il perché di un freddo numero che per un proprietario di casa racchiude in sé sacrifici, amore, ricordi e tutto ciò che rappresenta la propria casa.

Conclusioni.

Il servizio offerto da immobiliare.it può essere utile a un privato per avere un’idea di massima, ma poi per vendere realmente e ottimizzare al massimo il proprio bene, serve l’esperienza e la competenza di un vero agente in carne e ossa. Anche noi in tempo di lockdown abbiamo lanciato una campagna per valutazioni a distanza, ma solo come primo approccio, non si mette nulla in vendita senza un’attenta analisi del bene e della documentazione.

Quindi oggi più che mai, per valutare il tuo investimento più consistente rivolgiti a un professionista, non lasciare nulla al caso.

Rivolgiti a SPAZIOURBANO, dopo 15 anni di presenza su Milano, senza presunzione, penso possa definirsi a ragion veduta “esperto di zona” senza dover comprare questo titolo, ma semplicemente lasciandolo dire ai nostri clienti con le loro recensioni sul web. Chiamaci e mettiamo in vendita il tuo immobile!

 

 

Valuta la tua casa con immobiliare.it
LA CAPARRA

LA CAPARRA

In molti anni  di carriera, tutti nel settore immobiliare, ho sempre notato come, addetti ai lavori o meno, abbiano sempre avuto difficoltà nel comprendere cosa sia una caparra. E’ meglio dire che la confusione viene fatta nel capirne l’uso e le differenze applicative. Quale migliore occasione allora di redigere un articolo che faccia chiarezza e permetta di capire questo importante strumento di garanzia in una transazione ?

La caparra, nel diritto civile, è una somma di denaro o una quantità d’altre cose fungibili versata a titolo di reciproca e mutuale garanzia contro l’inadempimento nel contratto oppure come corrispettivo per il caso di recesso dal contratto. La sua funzione è infatti quella di prevedere una sorta di risarcimento immediato nel caso di inadempienza contrattuale e in caso di adempimento deve essere restituita o imputata alla prestazione dovuta. Generalmente si applica in quei contratti a prestazioni corrispettive e a effetti obbligatori dei quali si abbia un’esecuzione differita e che prevedano un pagamento in soluzione non unica. Si costituisce con la mera consegna della somma di denaro. La dazione deve essere perfezionata prima del momento di esecuzione della prestazione e della controprestazione, poiché sono le azioni delle quali la caparra va a garantire la futura esecuzione.

Dunque la caparra ha lo scopo di garantire un risarcimento, causa inadempienza di una delle due parti.

In che modo? Se fosse parte inadempiente la venditrice dovrà restituire le somme percepite, oltre il doppio, mentre se lo fosse l’acquirente perderà quanto versato. Inoltre, come si intuisce, la caparra è equa cioè prevede a vantaggio della figura diligente la stessa somma perché il venditore quando riceve i denari non avrebbe alcun danno a restituirli, dunque aggiungere la stessa somma (doppio) è il corrispettivo punitivo, mentre l’acquirente perdendo quanto versato ha la penalità già versata.

Es. Soggetto A vende e soggetto B compra. B versa 10.000 € e A li riceve.

Caso 1) “A” recede dal contratto per inadempienza, dovrà dunque restituire 10.000 € aggiungendo, a vantaggio di “B”, 10.000 €. Danno reale 10.000 €

Caso 2) “B” recede dal contratto per inadempienza, “B” perde la somma versata di 10.000 € a vantaggio di “A”. Danno reale 10.000 €

Il codice civile prevede due articoli specifici per donare un uso differente della caparra a seconda della fattispecie che s’intende generare.

 

L’art. 1385 descrive la caparra confirmatoria. La caparra confirmatoria è da considerarsi figlia della caparra, dunque l’applicazione è quella sopra descritta, ma la sua particolarità è che, se azionata, inasprisce la pena verso l’inadempiente in quanto a monte c’è una “conferma” di quanto si è stipulato. Dunque la parte diligente potrà aggiungere la richiesta danni oppure rinunciare ad essa ma pretendere l’esecuzione coattiva del contratto.

Diciamolo più semplicemente, se stipulo un contratto di vendita di un immobile e le parti si avvalgono della caparra confirmatoria, in caso di recesso successivo alla conferma la figura lesa, sia essa venditore o acquirente, potrà richiedere alla controparte di adempiere a ciò che aveva confermato.

Ora, in 21 anni di carriera non ne ho mai visto l’applicazione pratica, credo solo perché in italia le pene ed il giudizio durano un’infinità al punto da scoraggiarne l’uso ma sono certo che in casi specifici, e dove ne valga la pena, qualcuno la pazienza la troverà. Ad ogni buon conto è più semplice il verificarsi di richieste danni come ad esempio il rimborso di spese volte all’adempienza come l’acquisto di arredi, rivendicazioni su compravendite generate a domino ecc….

 

L’art. 1386 descrive la caparra penitenziale. Questa è la meno conosciuta e sulla quale talvolta si fa confusione. E’ sorella della confirmatoria, dunque funziona come caparra, ma viene definita caparra di corrispettivo in quanto rappresenta il diritto di recesso. Penitenziale deriva dalla parola più facile “penitenza” , dunque se ci si dovesse trovare al cospetto di una potenziale transazione immobiliare per cui il rischio di fallimento sia visibile sarà bene avvalersi di questa specifica caparra. Il perché è semplice da intuire, la penitenziale ,una volta risarcito l’adempiente, non prevede assolutamente la possibilità di richieste danni e tantomeno esecuzioni coatte dell’obbligo di contrarre. Pagata la penalità il contratto sarà terminato e le parti libere senza aggravio ulteriore perché è da intendersi  ius poenitendi, diritto di pentirsi di aver sottoscritto il contratto, e configura il prezzo per l’esercizio di questo diritto.

Facciamo un esempio, decido di comprare un rustico che mi viene proposto con la possibilità di trasformazione in classe “A” ma la proprietà non ne ha la certezza, bene, questo caso meriterebbe l’uso della penitenziale in quanto se l’acquisto è finalizzato ad una trasformazione del bene oggetto della compravendita, ed e’ condizione  sulla quale pero’ aleggia un’alea, per il bene del venditore sarà quanto mai opportuno specificare che le somme in caparra ricevute  siano regolate dall’art. 1386 del c.c.

A livello fiscale è giusto aggiungere che la caparra, sin quando non diverrà a tutti gli effetti parte del pagamento, non potrà essere “tassata” per ragioni di facile comprensione.

 

Domanda, ma che differenza c’è tra la caparra, l’acconto e la cauzione?

Sono tutte somme di denaro o altre cose fungibili, ma muta la destinazione giuridica e la forma.

Della caparra si è detto, l’acconto invece è una parte della cifra pattuita in una compravendita o in una transazione commerciale, che viene versato come pagamento parziale  a cui seguirà un successivo pagamento a saldo. Poiché si tratta di un pagamento vero e proprio, segue la normale tassazione e, quindi, è assoggettato all’iva. Allo stesso modo  deve essere fatturato nel momento in cui viene pagato. Se il contratto non va a buon fine l’acconto può essere restituito o meno a seconda di chi è responsabile del mancato adempimento del contratto: se è colui che ha versato l’acconto, lo perde, se invece è colui che l’ha incassato, lo deve restituire. Come per la caparra confirmatoria, è possibile ricorrere in giudizio.

Cauzione. Sebbene sia normalmente conosciuta come cauzione, il termine corretto è deposito cauzionale. Si tratta anche in questo caso di una garanzia. La cauzione viene infatti versata nel momento in cui vi sia, ad esempio, un contratto di locazione. L’inquilino versa una cifra stabilita per contratto al proprietario dell’immobile come garanzia nel caso in cui fosse inadempiente verso gli obblighi indicati nel contratto. Talvolta la caparra può essere convertita in affitto per le prime mensilità oppure in deposito cauzionale.

Differenza tra deposito cauzionale e caparra 

Così come tra acconto e caparra ci sono differenze, anche tra deposito cauzionale e caparra ci sono alcune diversità:

  • Caparra e cauzione sono una garanzia, mentre l’acconto non lo è;
  • La cauzione deve essere restituita e non è inclusa nel corrispettivo, la caparra e l’acconto, invece, non vengono restituiti.

 

Mi auguro di essere stato capace di spiegare e far comprendere l’uso di queste specifiche garanzie che sono all’ordine del giorno quando si compra una casa, e non solo. Conoscerle può esservi d’aiuto nel caso in cui decidiate di affrontare un percorso individuale nel mondo immobiliare senza l’affiancamento di un professionista.

Ovviamente spero sempre che nessuno abbia da applicare gli effetti delle caparre ma che regni sempre la chiarezza a monte e il dialogo nelle problematiche perché farsi la guerra non è mai un vantaggio. Mai ! Credo che nella vita si possa compiere degli errori, sono la rappresentazione delle difficolta’, ma solo comprendendoci si potra’ scoprire quanto di buono ci sia nel prossimo, anche a proprio vantaggio. Talvolta, se letti nel giusto modo, gli errori sono la raffigurazione del desiderio.

Spaziourbano, nei suoi consulenti, è sempre disponibile al dialogo e contraddittorio allo scopo di un miglioramento globale.

 

DAVIDE BOSISIO

L’ Agente immobiliare

Visto che il bene “casa” è sulla bocca di molti e che questi molti pensano di saperne tantissimo di un ambito ormai  divenuto “chiacchiera da Bar”, mi son detto, scriviamo di cultura base immobiliare, parliamo bene di noi con chiarezza così per lo meno,  chi si dedicherà alla lettura, potrà dibattere su fondamentali reali e non legati a stereotipi, illazioni o similari.

Come facilmente comprensibile dalla premessa sono a totale difesa di una professione che non gode del necessario rispetto  e non si comprende poi il perché.  Per cui, mediatori: “apriamo le ali e mostriamo la bellezza della nostra cultura”.

L’agente immobiliare chiariamo subito chi è: un mediatore. Cosa significa? Significa che tutela gli interessi di entrambe le parti, venditore ed acquirente, e pertanto riceve la provvigione da ambedue. Diverso è parlare di agente mandatario a titolo oneroso che riceve l’incarico da una sola parte e tutela gli interessi  solo di questa e dunque riceve il compenso solo da una parte.

Direi che con questa opportuna definizione, e distinzione, ho chiarito inequivocabilmente:

  • Perché il mediatore è pagato da due parti beneficiarie;
  • Quanto sia importante nell’acquisto/locazione di un bene, come la casa, una figura super partes.

Specifica doverosa, è vero che quando un mediatore pone in vendita un immobile riceve dalla proprietà un incarico. Questo incarico non è da confondere con il contratto di mandato, termine spesso utilizzato impropriamente, ma  esprime unilateralmente la volontà di una parte di richiedere al mediatore di adoperarsi per trovare controparti. Infatti è definito incarico di mediazione.

Andiamo avanti, un agente immobiliare per fregiarsi di tale nomea è tenuto all’ iscrizione nel registro delle imprese e nel repertorio economico amministrativo (REA), istituito presso le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Il mediatore è obbligato alla stipula di una polizza di assicurazione della responsabilità civile a copertura dei danni che possa cagionare alle parti e ai terzi per negligenze o errori professionali, che copre anche i suoi dipendenti e tutti coloro che a qualsiasi titolo svolgono l’attività di mediazione per conto dell’impresa. Il mediatore (e, quindi, anche l’agente immobiliare), oltre agli usuali requisiti morali (assenza di condanne per determinati reati e di misure di prevenzione contro la delinquenza mafiosa), deve possedere i seguenti requisiti professionali:

  • avere conseguito un diploma di scuola secondaria di secondo grado;
  • avere frequentato un corso di formazione specifico;
  • avere superato un esame diretto ad accertare l’attitudine e la capacità professionale, oppure avere effettuato un periodo di pratica di almeno dodici mesi continuativi.

Questo paragrafo è dedicato a tutti coloro che sono desiderosi di risparmiare sul pagamento dell’agenzia.

Domanda. Perché la legislazione prevede tutti questi vincoli verso una figura professionale cosi fatta se poi non è di utilità o si pensa di “scavalcarla”? Vi svelo un segreto, sono solo alcuni dei vincoli professionali reali, diciamo per poter iniziare l’attività, ma poi il mediatore ha altri obblighi operativo-professionali e di comunicazione ben più complessi ed indispensabili.

Dopo questa attenta disamina è chiaro come un mediatore non sia un commerciale in trincea ma un professionista consulente che ha l’arduo compito di trovare la soddisfazione di due parti diverse, nel ruolo e cultura. Certo, trattasi di una figura di pura relazione che deve possedere la necessaria scaltrezza per evitare di non soddisfare uno dei requisiti sopra descritti, ma come per chiunque. Convenite?

Non mi dilungo ulteriormente, potrei scrivere un libro sull’argomento, tralascio solo momentaneamente l’utilità per garantire ad un acquirente la correttezza di ciò che compra e al venditore le garanzie e tutele sul compratore, ma volevo far arrivare il messaggio chiaro sull’utilità di un valido partner immobiliare, con i requisiti. Esso è un professionista che come tale và utilizzato per riceverne benefici e rispettato. Ovviamente i rimasugli in società di non mediatori, che non possiedono tutti i requisiti tecnici e morali, di abilitazione sopra detti, quelli sì che potete non rispettarli, come tutti gli abusivi.

In tutti i mestieri e professioni ci sono quelli bravi e attenti alle leggi e quelli neppure paragonabili, fare di tutta un erba un fascio però è poco lungimirante.

In Spaziourbano troverete tutto quello che la legge dispone affinchè si possa lavorare in serenità e trasferirla alla nostra clientela.

Concludo così: osservate e valutate il professionista che vi eroga il servizio, giudicatelo alla fine per quello che vi ha lasciato e non per convenienza o presunzione. Se è chiaro, conosce la materia, soddisfa le vostre esigenze (non desideri utopistici), perché ricercare la critica a tutti i costi?

Domandatevi: se utilizzassi un dentista non professionale che, oltre ad essere retribuito mi ha creato un danno, che fare, non dovrei più andare da un dentista?

Ovviamente la perfezione non è di questo mondo, per fortuna aggiungo, se no che noia….

Davide Bosisio

L’ Agente immobiliare
Franchising VS Agenzia Storica

Franchising VS Agenzia Storica

Decidi di vendere casa, a chi ti affidi? Franchising famoso o Agenzia storica sul territorio?

L’argomento è sempre in auge nelle famiglie quando si decide di mettere in vendita la propria casa, perché si tratta di una scelta molto importante! E’ evidente che incidano diversi fattori: dal passaparola, alla conoscenza diretta dell’agente, simpatie ed antipatie, ma in questo post vorrei soffermarmi ad analizzare le differenze tra i due tipi di agenzie presenti in ogni mercato immobiliare: i franchising e le agenzie storiche.

Il Franchising

L’indubbio vantaggio dei franchising è certamente che il marchio famoso, conosciuto e riconoscibile, viene spesso scelto perché per molti è sinonimo di sicurezza; viene visto come l’unica soluzione possibile, associano quel marchio a quel determinato servizio.

Volete fare anche voi così o preferite valutarne anche i possibili svantaggi o finti vantaggi? Sfatiamo qualche luogo comune!

Spesso quando ci si affida a un marchio storico così importante e sviluppato ci si aspetta di trovarsi di fronte professionisti di spessore, ben preparati, veri esperti di mercato. Non dubito che alle spalle di questi gruppi ci siano grandi imprenditori, ma chi venderà la tua casa? Il grande imprenditore che ha aperto più di 20 agenzie in 2 anni o il ragazzino che ha iniziato la settimana scorsa?

Il voler svilupparsi troppo in fretta, tipico dei franchising porta inevitabilmente ad aprire tanti punti vendita con personale non pronto e privo di esperienza, tantissimo riciclo, poca professionalità, tanta improvvisazione.

Non credo che neanche la presenza capillare sul territorio sia un gran vantaggio e che potendo contare su più agenzie dello stesso gruppo sia di grande aiuto, spesso, parlo per esperienza, è più facile collaborare con un’agenzia esterna che con una affiliata. Con l’agenzia “cugina” non di rado subentrano antipatie, gelosie ecc.. ecc..

Per chi cerca casa il primo passo ormai è sempre internet, la presenza in zona ci vuole, ma la vera presenza massiccia è necessaria sul web.

Parliamo di pubblicità, essendo in tanti possono permettersi sicuramente di avere più spazi pubblicitari, di investire di più. Questo è vero, ma molta pubblicità è finalizzata allo sviluppo del Brand, tutti insieme sono molto presenti, ma la singola agenzia alla fine fa più o meno quello che fanno tutti. A volte, spinti dalla sede per ovvi interessi a uniformare la pubblicità a livello regionale, si rischia di non essere molto performanti a livello locale. Non sempre l’unione fa la forza, soprattutto se gli interessi sono diversi.

L’agenzia storica

Allora perché non rivolgersi all’agenzia storica? E’ presente da oltre 10/20/30 anni sul territorio, conosce tutti, ha esperienza e competenza, ha superato crisi di mercato e cavalcato i momenti belli. E’ un professionista completo e finito, chi meglio di lui?

Questo è indubbiamente il grande vantaggio di rivolgersi a questo professionista: conosce perfettamente il territorio, le persone, è competente, ha dimostrato sul campo che le case le sa vendere!

Partita chiusa? Mah… anche questa figura potrebbe avere delle falle…

Ha seguito i cambiamenti del mercato immobiliare? Si è adeguato ai nuovi strumenti tecnologici? Sembra impossibile, ma conosco agenti, titolari di agenzia che vanno in crisi a mandare una mail…

La nostra professione negli ultimi 20 anni è cambiata profondamente, come ogni professione a dire il vero, io valuterei se è un agente al passo con i tempi o se è rimasto agli anni ’90. Oggi abbiamo a disposizione strumenti inimmaginabili 20 anni fa, i clienti sono molto più preparati e sempre connessi. Un’azienda se non cerca sempre di cambiare, di migliorarsi muore giorno dopo giorno.

L’agente storico deve aver ancora voglia di mettersi in gioco, avere grinta e determinazione, se ormai lo fa per hobby o perché non saprebbe che altro fare, forse non è più l’agente giusto.

L’obbiettivo importante è quello che devi raggiungere oggi, non quello che hai raggiunto ieri.

Tutto considerato, possiamo sintetizzare così: una buona agenzia può essere sotto ogni nome, sono sempre le persone a fare la differenza. A volte un Brand può rivelarsi una calda coperta che attira clienti che valutano solo la superficie, ma andando in profondità si possono scoprire tante realtà differenti e assolutamente all’altezza.

Quindi qual è la soluzione giusta? Scontato dire SPAZIOURBANO, un’agenzia al passo con i tempi, che cerca sempre di migliorarsi, che investe molto in pubblicità e marketing, che ha 20 anni di esperienza sempre presente nel punto vendita. Certo, sono di parte, quindi mi limiterò a consigliarvi solamente di valutare bene questi fattori:

  • Chi trovi in agenzia: ha esperienza e competenza? Ha i requisiti morali e umani che cerchi?
  • La reale presenza pubblicitaria: può garantire il giusto mix pubblicitario al tuo immobile?
  • La cura dei particolari: cura ogni aspetto del suo lavoro? Sono sempre i dettagli che fanno la differenza!
  • Come opera: lavora solo per far numeri o ci mette passione?

Buona fortuna! Mi raccomando, scegliete con attenzione!

Daniele Modugno

L’Ipoteca

Che nome inquietante, ipoteca. Ipotecare significa assicurarsi, garantirsi qualcosa in anticipo.

In questo primo blog della stagione 2018/19 volevo parlarvi di questo diritto reale di garanzia da cui nascono le problematiche sugli immobili, allorquando non si rispetta il rimborso dei denari ricevuti. Quando si chiede un mutuo per acquistare casa, la Banca per garantirsi, iscrive ipoteca. Giustamente su prestiti di questa entità non è possibile pensare alla fiducia sul consumatore perché i casi d’insolvenza enormi dimostrano l’indispensabilità, diversamente le Banche sarebbero tutte a gambe all’aria ….

L’ipoteca è uno dei tre diritti reali di garanzia presenti nel nostro ordinamento giuridico, gli altri due sono il pegno ed il privilegio, per dover di cronaca. Puo’ essere iscritta su beni immobili, minori e mobili iscritti ai pubblici registri.

Essa esiste in  tre varianti:

  • Volontaria;
  • Legale;
  • Giudiziale

Volontaria: Si basa su un contratto fra il debitore o il terzo datore di ipoteca da una parte e il creditore dall’altra e su un atto unilaterale fra vivi del debitore o del terzo datore di ipoteca. Sempre, e nulla lo vieta, la sua estensione risulta superiore al valore del credito, generalmente dal 150 al 200%.

Questa è quella utilizzata quando si chiede un mutuo e “volontariamente” si concede alla Banca di iscriverla;

Legale: Può essere iscritta, anche contro la volontà del debitore, nei casi previsti dalla legge. Hanno diritto a essa l’alienante di un bene immobile o di un bene mobile registrato che non sia stato pagato dall’acquirente, ciascun coerede sugli immobili dell’eredità, a garanzia del pagamento del conguaglio in danaro spettantegli e lo Stato sui beni dell’imputato o della persona civilmente responsabile del reato, a garanzia del pagamento delle pene pecuniarie, del rimborso delle spese processuali e delle spese di mantenimento del condannato in carcere;

Giudiziale: Si basa su una sentenza che rechi condanna al pagamento di una somma di denaro o all’adempimento di un’altra obbligazione o al risarcimento del danno da liquidarsi successivamente. E ancora su un decreto ingiuntivo reso esecutivo o su altri provvedimenti giudiziali cui la legge abbia attribuito tale effetto (sentenza di separazione personale fra coniugi, decreto di omologazione della separazione consensuale) oltre che su lodi arbitrali resi esecutivi e sentenze straniere deliberate dall’autorità giudiziaria italiana.

Concentrandoci sull’ipoteca volontaria, per l’acquisto della casa dei propri sogni, è sempre richiesto dal creditore un’iscrizione in 1°, e sì, perché un bene può essere ipotecato più volte ma è semplice intuire la quasi inutilità dal secondo in avanti. In caso d’insolvenza il primo grado sarà garantito in tutto o buona parte mentre gli altri dovranno, se vorranno, raccogliere le “briciole”. Sono esclusi i casi in cui un bene abbia una tale capienza rispetto al credito generando un differenziale tale da poter garantire anche gli altri che chiameremmo in quella fase chirografari.

Un’altra dote dell’ipoteca è la possibilità di riduzione. Quando?  Se si verificasse una sproporzione tra il valore dei beni vincolati e il valore del credito garantito.

Ragionando con un’ottica prospettica positiva, una volta saldato il proprio debito, l’ipoteca potrà/dovrà essere estinta. Quest’azione in passato veniva effettuata naturalmente a scadenza dal creditore stesso o dal Notaio rogante, a pagamento, quando invece si alienava il bene prima della scadenza rimborsando in unica soluzione la parte mancante. Dal 2006, con l’introduzione del Decreto Bersani, l’estinzione è sempre gratuita, effettuata dal creditore entro 30 gg dal saldo.

Ultima caratteristica, poi giuro smetto, l’ipoteca è speciale e indivisibile. Battute a parte che possono sorgere sull’essere “speciale”, lo è per il credito garantito e i beni ipotecati. L’indivisibilità è più semplice da comprendere proprio per la sua specialità.

Avete visto, solo per descrivervi questo diritto reale di garanzia quante righe ho dovuto investire. Potete comprendere così la ragione dell’ampiezza dell’atto di mutuo che sostanzialmente, a parte una breve descrizione e conferma del prodotto scelto, parla di garanzia !!!

Prima di lasciarvi ci tenevo a donarvi un consiglio ed un parere !!!

Quando e se  approccerete a broker o banche per richiedere un mutuo valutate con attenzione un aspetto: lo spread applicato. I tassi d’interesse sono uguali per tutte le banche è lo spread a rendere un prodotto finito più o meno valido (consiglio).

Per prestiti fino a 10/15 anni valutate il tasso fisso mentre su lunghi periodi meglio il variabile. Perché? Molto semplice, su periodi brevi scegliere un variabile sarebbe rischioso perché un’impennata potrebbe non essere assorbita, un fisso nei brevi periodi è maggiormente cautelativo. Per i lunghi periodi invece è assai ragionevole che un’impennata possa essere ammortizzata per cui il variabile è da valutare con interesse (parere).

 

Grazie per lettura.

 

Un caro saluto

 

Davide Bosisio

L’Ipoteca
Andiamo al rogito senza intoppi

Andiamo al rogito senza intoppi

Se finalmente hai trovato l’acquirente giusto e hai raggiunto un accordo è il momento di prepararsi al rogito e per questo ti serve un notaio.

Chi sceglie il notaio? Il notaio lo sceglie chi compra, perché è lui che lo dovrà pagarlo; se può servire, noi abbiamo notai convenzionati che ci fanno prezzi molto interessanti, quindi in caso di bisogno contattami QUI per avere un preventivo.

Una volta scelto, dovrete consegnargli tutta la documentazione, ecco qui cosa occorre:

– Documenti personali delle parti
– Documenti della casa
– Preliminare di compravendita
– Liberatoria spese condominiali
– Conteggi estinzione anticipata mutuo (se hai un mutuo residuo sulla casa)

DOCUMENTI PERSONALI
Sono necessari carta d’identità, codice fiscale e stato civile di tutte le parti (intestatari di casa e acquirenti). In caso di cittadini stranieri, anche il Permesso di Soggiorno valido.

DOCUMENTI DELLA CASA
Atto che attesta la proprietà (rogito, atto di assegnazione, decreto di trasferimento, successione), scheda catastale, concessione edilizia e agibilità se costruito dopo il 1967, eventuali pratiche comunali se hai fatto lavori che hanno modificato il tuo immobile.

PRELIMINARE DI COMPRAVENDITA
E’ la scrittura privata in cui sono definiti gli accordi che avete raggiunto. Il Preliminare va registrato all’Agenza delle Entrate e va data copia al notaio con il relativo f23 pagato.

LIBERATORIA SPESE CONDOMINIALI
La liberatoria delle spese condominiali è quel documento che attesta il regolare pagamento di tutte le spese condominiali fino alla data del rogito e che garantisce quindi l’acquirente di non avere pendenze arretrate dal momento in cui entra in possesso del bene. La rilascia l’amministratore dello stabile e va richiesta una volta che si è fissata la data del rogito.

CONTEGGI DI ESTINZIONE ANTICIPATA DEL MUTUO
Se sul tuo immobile hai ancora un mutuo residuo, una volta fissata la data del rogito, devi contattare la tua banca, dove hai contratto il mutuo, e chiedere i conteggi di estinzione a quella data.

La banca ti rilascerà un documento che oltre a precisare l’importo necessario a estinguere il debito, anche l’impegno da parte loro di cancellare l’ipoteca a fronte del pagamento.
Al tuo acquirente dovrai comunicare quell’importo con adeguato anticipo, in modo che possa predisporre l’assegno circolare relativo.

Questo assegno va consegnato alla banca esattamente il giorno del rogito che ti rilascerà una ricevuta di cui dare copia anche al notaio.

La differenza del prezzo concordato ancora da incassare, resta a te e ti arriverà sempre tramite assegno circolare.

Al rogito il venditore non ha spese notarili o di tasse da affrontare, tranne in alcuni casi specifici, ad esempio:

– Se il bene arriva da una successione, in questo caso è necessaria l’accettazione tacita di eredità, trascrizione che fa il notaio al rogito al prezzo di circa € 500.
– Se vende prima dei 5 anni una seconda casa, a quel punto pagherà le tasse di plusvalenza. Pari al 20% dell’incremento di valore del bene (differenza tra l’acquisto e la vendita).

Ricorda che se stai vendendo prima dei 5 anni una prima casa, hai l’obbligo di riacquistarne un’altra entro un anno, pena la perdita delle agevolazioni prima casa, con la conseguenza di pagare la differenza di tassazione da prima a seconda casa sull’immobile che stai vendendo.

Dal rogito uscirai senza le chiavi di casa che hai appena venduto, consegnerai il vecchio rogito al nuovo acquirente, e riceverai:

– Assegno circolare dell’importo pattuito
– Se c’è mutuo residuo, assegno circolare intestato alla tua banca per l’estinzione;
– Dichiarazione di avvenuta stipula;

Cosa dovrai fare dopo?
– Se hai mutuo residuo da estinguere, versare su quel conto l’assegno che hai ricevuto;
– Comunicare all’amministratore l’avvenuta stipula, mandandogli via mail la dichiarazione che ti ha rilasciato il notaio;
– Accordarti con il nuovo proprietario per i subentri utenze, se hai bisogno sul nostro sito c’è una sezione di servizi dedicati al post- vendita, clicca qui;
– Chiudere l’utenza della spazzatura, puoi scaricare il modulo direttamente sul nostro sito qui.

Chiudi la vendita!

Hai trovato finalmente il tuo acquirente giusto? Fantastico! E’ il momento di chiudere la vendita!

Se, finalmente dopo tante visite, hai trovato una persona interessata a casa tua, è il momento di stringere e chiudere la trattativa.

La prima regola fondamentale è: non parlare già di soldi in fase di visita della casa. Mentre il tuo acquirente vede la casa, deve concentrarsi solo su essa. Per quanto riguarda il prezzo, se ne parlerà seduti ad un tavolo, una volta che ha deciso che gli interessa veramente.

Quindi, non abbassare già la richiesta in fase di visita, gli acquirenti sanno benissimo che poi si tratta, ma scendere già in questa fase, ti porterà a iniziare la trattativa da un punto più basso e molto probabilmente dovrai scendere ulteriormente, se vorrai chiudere, perciò non farti tirare dentro, fai un passo alla volta, se te lo chiede, rimanda il discorso con un laconico: “se interessa, poi ne parliamo…”

Una volta che il tuo acquirente ti palesa il concreto interesse per la casa, accomodatevi ad un tavolo e parlatene!

Anche qui devi stare sempre attento a non commettere errori: innanzitutto fai esporre lui, la tua richiesta già la sa, senti cosa ha da proporti lui e prima di rispondere frettolosamente pensaci bene.

Fatti bene i tuoi conti, in base all’operazione che devi affrontare: estinguere un mutuo, ricomprare, valuta anche l’interesse che ha ricevuto casa tua…  Valuta l’operazione a 360 gradi, non sentire solo il numerino che ti dice…

Solo quando sei assolutamente convinto della decisione, rispondi, senza tralasciare nessun aspetto. Sarebbe antipatico rimangiarsi la parola, rischieresti di indispettire il tuo acquirente e di far saltare tutto.

Ricorda, che è consentito accettare come rifiutare e/o anche fare una controproposta ragionevole.

E’ chiaro, che in trattativa, un’agenzia è molto utile, avere un tramite ti evita di esporti subito, magari in maniera sbagliata, ma se sei arrivato a questo punto senza, allora devi cavartela da solo.

Una volta che avete raggiunto un accordo, va messo tutto per iscritto e devi farti lasciare una caparra.

Regola FONDAMENTALE: senza accordo scritto e senza caparra, non hai venduto niente! Sai quante case ho venduto a parole? A quest’ora sarei ricco! Sai quanti, ti tirano in ballo mesi entusiasti di una casa e poi non la comprano? Persone che prendono già le misure dei mobili e poi non ti rispondono più al telefono… Fidati, se la vuole veramente mette tutto per iscritto e ti dà la caparra, senza scuse e senza rimandare troppo… Se rimanda, non è convinto, quindi vai avanti a cercarne un altro.

Vuoi un consiglio per capire se è realmente interessato? Mettigli pressione dicendo che stai attendendo a giorni una risposta da un altro, se è realmente interessato e teme di perderla esce allo scoperto, se ancora tentenna, è molto probabile che non sia il tuo acquirente!

L’accordo scritto deve contenere principalmente questo: i vostri dati, i dati dell’immobile, il prezzo raggiunto, le modalità di pagamento, con le relative date precise in cui verranno corrisposte.

Dovete fare una scrittura privata che si chiama PRELIMINARE DI COMPRAVENDITA, che va registrata all’agenzia delle entrate. E’ molto importante farla bene e che contenga tutte le condizioni stabilite in modo da non aver problemi al rogito.

Un modulo prestampato si trova facilmente su internet, ma se non volete rischiare di fare errori noi offriamo questo servizio: redigere il Preliminare e registrarlo all’Agenzia delle Entrate al costo di € 150 più iva, compila il form che trovi qui

Vi prepariamo noi la scrittura in triplice copia, mettendo bene per iscritto tutti i vostri accordi e andiamo noi a registrarlo all’Agenzia delle Entrate, così oltre ad essere sicuri che sia giusto, vi risparmiate anche una mattinata di coda.

Qui mi permetto di dirti questo, la cifra è veramente minima, hai veduto casa, è una cosa importante, va bene fare tutto da solo, ma se non hai esperienza fallo fare a un professionista, non rischiare! Il costo lo potete dividere; potresti già proporglielo in fase di trattativa, di solito è una cosa ben vista, da maggior sicurezza sapere che verrà gestito da una persona competente.

Ovviamente, oltre alla stipula ci sono i costi di registrazione di legge che sono questi:

– € 16 di marche da bollo per ogni copia che registri (minimo due, di solito tre copie), per ogni 100 righe.
– € 200 di imposte fisse
– 0,5 % delle somme versate come caparra (imposta di registro)

Le marche da bollo devono avere la stessa data del Preliminare, altrimenti si paga una penale, e si acquistano al tabaccaio, gli altri due pagamenti vanno fatti in banca tramite f23, i codici di pagamento sono:

– Imposte fisse € 200 codice: 104T
– 0,5 somme versate, imp. Registro codice: 109T

Il preliminare va registrato entro 20 giorni dalla stipula, di solito i costi di registrazione li paga chi compra, ma è meglio chiarire prima e comunque è un obbligo anche tuo che venga fatto. Spero di essere stato chiaro, se hai dubbi puoi sempre contattarmi QUI

In bocca al lupo!

Daniele Modugno

Chiudi la vendita!
Non hai ancora venduto?

Non hai ancora venduto?

Non hai ancora venduto? Le agenzie ti martellano per avere il mandato, ma veri acquirenti zero? Scopriamo il perché!

Come già saprai, il mercato immobiliare non è nel suo momento migliore. E’ vero che si parla di ripresa, ma è una ripresa molto lenta, vendere oggi un immobile richiede un tempo sicuramente maggiore che in passato. E’ normale, quindi, che passi qualche mese prima di riuscire a concludere, ma l’importante è monitorare sempre l’andamento del tuo immobile per capire se stai sbagliando qualcosa.

Se il tuo immobile è presente su vari portali immobiliari, è necessario tener d’occhio le statistiche di visualizzazione, per capire quanto il tuo immobile viene visto.

Se una casa non si vende i motivi principali sono sempre solo due:

– E’ PUBBLICIZZATA MALE
– E’ TROPPO CARA

Se è pubblicizzata male, te ne rendi conto dal numero di visualizzazioni web che ha. Una cosa interessante da fare, potrebbe essere segnarsi il numero delle visite settimanali, in maniera da avere sempre sottocchio l’andamento.

Se ti accorgi che diminuiscono inesorabilmente è meglio che intervieni. Possono bastare piccole modifiche per rivitalizzare il tuo annuncio e renderlo più accattivante.  Cura bene i dettagli, cerca di migliorarlo sempre!

Se questo non basta, il problema principale è sicuramente il prezzo, non la casa, ma il prezzo! Tutto ha il suo valore, tutto si vende: può essere distrutta, da rifare, può essere splendida o di pregio, un castello o un rustico, ma tutto ha il suo mercato, la sua richiesta.

Per qualcuno sarà un tugurio, per altri una reggia, ma al giusto prezzo verrà venduto!

Se la tua casa è ben pubblicizzata, riceve numerose visite web, l’annuncio è ben fatto e preciso, ma di clienti non se ne vedono, è inutile girarsi intorno, non ci vuole un esperto di economia: devi abbassare il prezzo!

Lo so è doloroso accettarlo, ma non hai scelta, la casa a prezzo si vende sempre, in qualsiasi momento di mercato, anche con la crisi!

Molto spesso i clienti a questo punto, pressati dalle agenzie, cedono e o si affidano ad una di queste o addirittura la danno in pasto a tutte.

Il mio consiglio? Darla ad un’agenzia non è la soluzione per non abbassare il prezzo. Se la casa è cara non te la vende neanche un’agenzia, cosa ti può dare allora un’agenzia? L’agenzia, può darti queste cose:

– Una valutazione reale ed obbiettiva di casa tua;
– Un mix di strategie pubblicitarie che rendono il tuo immobile molto visibile;
– Una banca dati di clienti già selezionati;
– Le competenze e capacità di trovare le migliori strategie/soluzioni per vendere casa tua al miglior prezzo.

Quindi, secondo me conviene sempre affidarsi ad un professionista, è un consiglio valido per ogni settore, però non aspettarti il miracolo, se è cara è cara!

Se dopo aver letto il mio blog, hai avuto di me una buona impressione e un giorno ti vorrai affidare a me, ne sarò felice. Posso garantirti che chi cerca un immobile simile nella tua zona, viene a conoscenza del tuo, perché investiamo molto nella pubblicità, per avere il TOP di visibilità sui migliori portali immobiliari;

Posso garantirti che i clienti che ti porterò non sono lì a perdere tempo, a farsi un giro, perché io per primo non voglio perderlo, avranno ben chiaro prima di venire cosa devono vedere e a che prezzo, di conseguenza, faranno la visita solo se avranno il potere d’acquisto adeguato;

Posso garantirti disponibilità e professionalità in ogni fase della gestione: dal cartello sullo stabile, al rogito… Ma se casa tua è troppo cara, se è fuori prezzo, non darmela, non faccio miracoli!

Se invece vuoi veramente vendere, vuoi avere uno scambio di opinioni con me per valutare come riproporla in vendita con SPAZIOURBANO, allora contattami QUI e sarò felice di confrontarmi con te.

Se invece pensi che dandola a più agenzie otterrai migliori risultati, permettimi di dirti che potrebbe essere una scelta infelice. Darla a più agenzie, significa dare la possibilità all’acquirente di trattare su più tavoli, se è scaltro, farà il giro delle agenzie dove è proposta e si impegnerà solo con quella che gli prospetterà il risparmio maggiore sul prezzo, questo a tuo discapito.

Il cliente che cerca, visita diversi siti e portali immobiliari, gira le agenzie della zona, vedere la casa in più agenzie non serve a nulla, anzi è dannoso, fa pensare del venditore che sia così disperato da rivolgersi a tutti pur di vendere. Quale mai può essere il vantaggio di tutto ciò?

RIASSUMENDO: che fare se non hai ancora venduto?

  1.  Vai avanti da solo: controlla la visibilità del tuo annuncio, e decidi se occorre migliorarlo o se è il caso, di ritoccare il prezzo; (SCELTA RISPETTABILE)
  2.  Ti rivolgi ad una agenzia: affidandoti alla loro esperienza e ai loro mezzi che sapranno sicuramente trovare le giuste strategie per concludere l’affare; (SCELTA CONSIGLIABILE)
  3. La dai in pasto a tutte le agenzie della zona: sperando che nella massa venga fuori qualcosa di buono; (SCELTA NON CONSIGLIATA)
  4. Ti affidi a SPAZIOURBANO: rivolgendoti ad una agenzia attenta alle tue esigenze, che saprà ascoltare i tuoi bisogni e trovare le giuste soluzioni per realizzare il tuo obbiettivo; (SCELTA FORTEMENTE CONSIGLIATA)

Se la tua risposta è la D, bè sarò onorato di averti tra i miei clienti, contattami QUI e fissiamoci un appuntamento per valutare come poter promuovere al meglio il tuo immobile.

Daniele Modugno

LEGGI COSA DICONO DI ME ALCUNI CLIENTI CHE HANNO SCELTO LA “D”
 

 

 

Prepara l’immobile e scegli i migliori strumenti pubblicitari

Vuoi mettere in vendita la tua casa? Preparala al meglio! Ecco come farlo passo dopo passo:

PRIMO PASSO: io inizierei col fare i piccoli lavoretti che hai trascurato negli ultimi mesi o anni; quelle piccole manutenzioni, che costano poco a livello di spesa, ma che rendono la casa più curata e in ordine. Le hai sempre rimandate, forse ora è il momento di farle. Comincia a farti una lista di tutto ciò che si potrebbe sistemare senza svenarti e datti da fare, ne gioverà molto la tua casa, avrà un impatto sicuramente più gradevole. Non dico di ristrutturarla, e neanche di spenderci troppo, ma ci sono tante piccole cose che si possono fare con minima spesa e massima resa. Pensa che se anche non dovessi riuscire a vendere, almeno avrai fatto contenta tua moglie… Tanto andavano fatte!

SECONDO PASSO: sembra ovvio, ma non lo è, te lo assicuro. Fai una bella pulizia della casa, mettila in perfetto ordine, il primo impatto è importante. Una casa pulita, ordinata e profumata, fa acquisire punti. Capirai che cambia, rispetto ad una in cui fumano in 15 con le finestre chiuse e che tra una stanza e l’altra si deve schivare oggetti vari sparsi lungo il pavimento.

TERZO PASSO: una volta pronta, fai delle belle foto di tutti gli ambienti! Ti consiglio di farlo anche del palazzo, spesso molti privati non le fanno e secondo me sbagliano. Fanne tante di foto e cerca ovviamente di farle al meglio, chiare, magari sfruttando la luce del sole. Insomma che risaltino le caratteristiche positive di casa tua.

Inoltre, può aiutare anche fare un video, statisticamente oggi in internet le persone guardano molto di più i video delle foto. Non per niente Youtube è uno dei siti più cliccati al mondo. 

QUARTO PASSO: non dimenticarti di pubblicare anche la piantina del tuo immobile. E’ importante già far vedere come è disposta la casa, soprattutto se ha un bel taglio. Ovviamente la piantina deve essere chiara e fatta bene, a volte si vedono foto di piantine prese da vecchi atti di cui non si capisce nulla; è normale che se non si capisce nulla non serve. Ricorda, più curato e completo sarà il tuo annuncio e più verrà visto!

STRUMENTI PUBBLICITARI:

CARTELLO: dove pubblicizzarlo? Bè innanzitutto, un cartello sullo stabile, funziona sempre e non costa nulla. Il cartello resiste alla concorrenza spietata di Internet, rende sempre, serve principalmente ad attirare il cliente che cerca in quella zona specifica, quindi gira proprio le vie a caccia delle novità.

Spesso serve anche ad avvisare i vicini che c’è un nuovo immobile in vendita, è molto frequente, infatti, che proprio il vicino diventi l’acquirente giusto. Conosce il palazzo, sa cosa aspettarsi, solitamente cerca per soddisfare un bisogno legato a un parente o per modificare la sua attuale situazione abitativa. E’ facile che sia un cliente molto motivato essendo già ben predisposto verso il palazzo.

Ma attenzione, se il cartello rimane troppo tempo, a quel punto è meglio toglierlo, può essere controproducente. La gente vedendolo lì per troppo tempo e magari pure sbiadito, percepisce: “non si vende, vogliono troppo!”. Quindi, in questi casi io lo tolgo per un po’, al limite lo rimetto dopo qualche mese, se ancora non si è venduto.

PORTALI IMMOBILIARI: per i privati pubblicare un annuncio di vendita è gratis su tutti i portali immobiliari, tanto ci siamo noi agenzie a mantenerli vivi con contratti sempre più onerosi… Però, c’è da considerare che l’annuncio del privato, non è come l’annuncio dell’agenzia e ti spiego perché.
Ti faccio l’esempio di Immobiliare.it, che è indubbiamente il sito numero uno in Italia per vendere casa, chiunque cerca o vende casa, ci passa prima o poi.

Noi agenzie paghiamo tutti i singoli servizi che portano a guadagnare punteggio di visibilità. I miei annunci hanno sempre la visibilità massima, cioè del 100%, che la ottieni in base ai servizi che compri. Costa fare pubblicità così, ma se ti vuoi differenziare nella montagna di annunci, immagini, video, promozioni che trovi su internet, devi puntare ad avere il top. Voglio offrire un servizio di qualità, so che devo investire.
L’annuncio gratuito che ti propone immobiliare.it è l’annuncio base, resta per 90 giorni pubblicato ed è al minimo della visibilità possibile. Vuoi sapere chi lo vede? In pratica, Noi agenzie! Alle agenzie della zona in automatico viene mandato l’avviso del tuo annuncio ed è per quello che nei primi giorni ti chiamano un sacco di immobiliari. Clienti? un pò all’inizio, ma poi se non passi a pacchetti a pagamento, il tuo annuncio viene risucchiato inesorabilmente nell’oblio. In pratica, tutti i portali funzionano così, quindi per aumentare visibilità devi acquistare dei pacchetti a pagamento.

Secondo me i prezzi dei pacchetti sembrano economici, alle agenzie costano sicuramente molto di più, ma se vuoi vendere, il BASE non so se ti basta, a meno che casa tua non sia proprio un affarone e allora si vende da sola, dubito che tu riesca così.

Una strada potrebbe essere, come facciamo noi, diversificare la pubblicità, usare più strumenti, non uno solo. Mettila su diversi portali, sfrutta i Social, il passaparola, diffondi il più possibile la notizia della vendita. Dalla massa uscirà fuori il tuo acquirente.

Altro trucchetto per rimanere sempre in cima, senza pagare, modificare di continuo il tuo annuncio. Fai sempre piccoli cambiamenti e l’annuncio si aggiorna sempre.

Ultimo consiglio sull’argomento: le immagini sono fondamentali, poi però scrivi bene tutte le informazioni compilando bene tutto il format dei vari portali. Si preciso, scrupoloso, fornisci informazioni dettagliate. Le persone vanno su internet per risparmiare tempo, se non trovano risposte dettagliate spesso lasciano perdere, si interessano ad annunci più completi. Servirà anche a te, ti evita di dover rispondere sempre alle stesse domande…

Buona fortuna!

 

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