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Tag Archives: aste giudiziarie

Come svincolare un immobile con il saldo e stralcio?

Come svincolare un immobile con il saldo e stralcio?

Cari lettori, in questo spazio volevo far chiarezza su un argomento molto in voga: i saldi e stralci.

Il Saldo e Stralcio è una pratica per cui si chiude una posizione debitoria con meno denari rispetto a quanti contratti.

Quando non si riesce ad ottemperare ai propri debiti, per i più disparati motivi, nell’immaginario comune non esiste alcuna via d’uscita che non sia lasciare che il canale giudiziario faccia il suo corso e vedersi potar via l’immobile in asta.

In molti casi è reale non siamo qua a dire, come taluni fanno, che ogni posizione è “stralciabile” ma i nostri clienti devono sapere che prima di abbandonare al destino un proprio bene è d’obbligo provarle tutte e dunque disaminare attentamente la fattispecie e attuare una strategia, se applicabile.

Per capire meglio l’argomento, dobbiamo fare un pizzico di cultura sulla vita di una sofferenza.

Poniamo che il creditore sia la banca: in una prima fase, quando si inizia a non pagare le rate di mutuo, non parte immediatamente la burocrazia atta a espropriare il bene per il recupero dei denari attraverso l’uso del Tribunale, ma c’è una fase definita “Incaglio” per cui si ritiene che il disavanzo sia ragionevolmente sanabile. Quindi inizia il valzer di chiamate Banca/Debitore in cui si cerca di riposizionarsi con piani di rientro. Se la pratica non trova soddisfazione si passa alla fase due, quella del “Contenzioso”, perché vede l’inserimento di un legale che, prima notifica l’atto di precetto per poi, se non ottemperato, iniziare il contenzioso vero e proprio che produce l’effetto di sciogliere per inadempienza del debitore il contratto di mutuo. A questo punto si va spediti all’esproprio attraverso il pignoramento per riqualificare l’immobile, oggetto di garanzia, in un concorso d’asta.

Vi evitiamo i dettagli, utili e reali, ma sono dettagli. Oggi dobbiamo fare chiarezza e questa sussiste se si è semplici e fluidi. Và da sé che si dovrà attuare una strategia diversa a seconda del momento in cui ci troviamo.  Quali sono i parametri? Una cosa fondamentale è sapere quale sia, in maniera precisa, il valore del bene sul libero mercato e l’ammontare del debito. Da questi dati si costruisce l’intervento più opportuno, se plausibile. Ovviamente l’applicazione e conoscenza della valutazione spetta a noi e non ci dilunghiamo ora nell’analisi, perché i casi possono essere svariati e i creditori più di uno…

Cosa accade ad un debitore se il bene gli viene venduto in asta? Sicuramente che non avrà mai più accesso al credito e, se i denari recuperati sono inferiori all’ammontare del debito, di trovarsi “perseguitati” sulla rimanenza.Uno scenario nefasto, se consideriamo che un debitore medio ha un’età compresa tra i 45 ed i 50 anni.

Il saldo e stralcio permette di risolvere questa situazione, in quanto risulta un pagamento volontario e non un obbligo, questo produce per l’esecutato l’effetto di tornare, dopo un paio d’anni all’incirca, a nuova vita nel mondo del credito (sicuramente con altro istituto) ma soprattutto di aver chiuso il suo debito senza che gli venga richiesto alcunchè.

La cosa più sbagliata è mettere in vendita l’immobile al valore del debito, spessissimo decisamente superiore, motivi? Difficilmente si arriverà ad un lieto fine.

Se hai un problema di questo tipo parlacene, sapremo offrirti la giusta competenza e discrezione.

Un caro saluto

DAVIDE BOSISIO

Aste giudiziarie vero affare o bufala?

In questo particolare momento di mercato, in forte crisi, è aumentato in maniera esponenziale l’interesse verso le aste giudiziarie che, se prima erano riservate quasi esclusivamente a speculatori, oggi sono aperte un po’ a tutti. Infatti, viene pubblicizzata molto di più e quasi tutte le agenzie immobiliari hanno iniziato ad occuparsene. Tutti a caccia dell’affare, ma attenzione: Sono tutti veri affari?

Secondo me, si può fare un buon affare, ma bisogna stare molto attenti!  Ci vuole competenza e freddezza. Ecco i miei consigli per non sbagliare:

  • Fissare l’obbiettivo: si vuole comprare casa per andarci a vivere o per fare un buon investimento? In base a questa risposta ovviamente la strategia cambia. Se una persona punta ad andarci a vivere, dovrà valutare con attenzione se la casa risponde veramente alle proprie esigenze e non farsi invogliare solo da un prezzo di partenza interessante. Inoltre deve controllare bene che l’immobile sia già libero, spesso sono occupati, anche senza titolo, e liberarli comporta un dispendio di tempo e di denaro. Viceversa, se si cerca per fare un buon investimento, bisogna considerare l’immobile dal punto di vista puramente commerciale e dalle potenzialità che esso può avere sul mercato, senza farsi influenzare troppo dalle caratteristiche specifiche dell’immobile.
  • Il budget: è molto facile farsi prendere e sforare, magari non considerando bene tutti i costi e così succede che poi a conti fatti, l’immobile ci sia costato più di quanto valga effettivamente. Invece bisognerebbe valutare bene tutti i costi, non solo il prezzo base d’asta, anche gli oneri che resteranno a carico dell’acquirente, eventuali lavori, spese condominiali, tasse e quindi porsi un limite che oltre il quale, il nostro immobile non sarebbe più un affare. Le case all’asta sono tantissime, non bisogna fissarsi troppo su una singola opportunità, ma valutare in maniera fredda e oggettiva, ragionare con i numeri, non con le emozioni.
  • Informazioni: indispensabile per fare un buon affare è reperire tutte le informazioni, in primis sull’immobile. Sui siti di aste giudiziarie troviamo tutte le informazioni riguardanti le case e, molto importante, se l’immobile è libero od occupato. Dobbiamo tener presente che anche se il decreto di trasferimento della proprietà è un titolo esecutivo per il rilascio dell’immobile, quando gli immobili sono occupati è sempre necessario l’intervento di un legale per liberarlo effettivamente e ci può volere anche un anno, con gli inevitabili aumenti dei costi. Inoltre è fondamentale fare uno studio di mercato della zona, per capire quanto vale realmente. Non fidiamoci alla cieca della perizia che troviamo sul sito tra la documentazione della casa, bisogna tener presente quando è stata fatta questa perizia. A volte risale anche ad anni prima e in un mercato ribassista come questo, una perizia vecchia anche di due anni non è più attendibile.
  • Professionista: per comprare casa all’asta e fare un buon affare, bisogna avere competenza e freddezza. Può essere utile andarne a vederne qualcuna, prima di partecipare realmente, ma penso che se non siete molto esperti, la cosa migliore sia non partecipare da soli, affidatevi ad un professionista. Spesso per risparmiare i soldi di una provvigione, si spende molto di più e ci si trova in mano un immobile che è tutt’altro che un affare, senza considerare tutto il tempo che si è perso. Per un impegno così importante, come l’acquisto di un immobile, non lasciate nulla a caso.

 

Aste giudiziarie vero affare o bufala?

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