GENTE DI MARE…
“CHE SE NE VA, DOVE GLI PARE, MA DOVE NON SA….”
Inizio questo articolo con una breve citazione di una famosa canzone di Tozzi e Raf. No, no signori, non è un blog di stampo razzista, non d’accusa, ma di analisi ed etica.
Siamo al cospetto di un virus che farà più falliti che morti, si sta cercando di contenere e debellare una piaga dell’economia, non della salute. Una grande occasione per mostrare intelligenza, coesione, rispetto: etica!
Leggere e osservare di esodi per via della chiusura della Lombardia mi lascia sbigottito e perplesso.
In che mondo vivo? Un mondo in cui gli interessi del singolo valgono più della comunità. Un mondo che non comprende come un “breve” periodo di cambiamento e rispetto ci riporti tutti alla normalità, perché? Perché pensare al proprio orticello, quando ormai non esiste più da tempo, in un’epoca in cui ad ogni azione corrisponde una reazione ad ampio respiro?
Come essere così irresponsabili?
Aggiungo un pizzico di amore per la mia terra: perché scappare da colei che vi ha ospitato e donato dignità dimostrando, quello che penso da sempre, che veniva usata perché la propria non vi riesce? La Lombardia, Milano nello specifico perché è la mia città, è unica e speciale ed è in momenti come questi che va amata e rispettata. Io sono milanese, nelle viscere, e non scappo!
Perdonate il piccolo sfogo, mi veniva dal cuore, atto dovuto.
Detto ciò, devo essere sincero, ho pensato anche di immedesimarmi in persone di altre terre e culture, lontani da casa, magari in ferie forzate. Volersi riavvicinare ai propri cari è l’istinto primordiale, comprendo. Ma volete veramente bene a loro? No perché potreste divulgare un virus e fare del male, da incoscienti.
Lo so, il mio articolo sarà letto da pochi, a prescindere non muterà l’andare degli eventi, ma è importante che ognuno faccia la sua parte perché, se io posso, tutti possiamo.
Non sono un medico, neanche lontanamente informato su questioni attinenti, ma come un po’ tutti ho preso informazioni su questo virus. E’ un’influenza che, a secondo di chi la subisce, può avere effetti diversi. Su chi vince il virus? Sui deboli, su persone con gravi patologie, su coloro che hanno un basso livello di difese immunitarie. Mi soffermo su quest’ultimo, è l’unico che possiamo provare a gestire.
Mi spiego meglio, ho appreso che le preoccupazioni, tensioni, negatività portano ad abbassare le difese immunitarie. Sciocchezze? Non credo, non lo dico io, informatevi. Allora non sarebbe meglio seguire le regole di comune utilità e vivere con positività e organizzarsi diversamente e cambiare le proprie abitudini? Scoprire cose nuove?
Sapete chi fa tutto ciò senza pensarci, senza avere cultura particolare ed esperienza?
I BAMBINI !
A loro non frega nulla del virus, sono felici perché a casa da scuola, trovano il modo di vivere e divertirsi senza farsi influenzare. E vivono bene.
“LA VITA È COME UNO SPECCHIO: TI SORRIDE SE LA GUARDI SORRIDENDO” JIM MORRISON.
DAVIDE BOSISIO